La Lambretta

La Lambretta, simbolo per eccellenza dell’anti-Vespa, entrò in produzione nel 1947 e fu prodotta dall’industria meccanica Innocenti fino al 1972.

Nome e origini

Già il nome richiama l’essenza di questo scooter, la Lambretta infatti prende il nome dal fiume Lambro, che scorre nelle vicinanze degli stabilimenti di produzione della ditta Innocenti.

Ferdinando innocenti fondò nel 1922 a Roma una fabbrica di tubazioni in acciaio, nel 1931 decise di spostare i suoi affari a Milano creando nel 1933 a Lambrate la più grande fabbrica di tubi in acciaio.

Durante la seconda guerra mondiale, però, la fabbrica fu bombardata e distrutta da cima a fondo, nell’attesa di riavere gli stabilimenti di Milano per mano degli alleati, Innocenti diede vita allo studio che avrebbe rivoluzionato l’indirizzo dell’azienda dopo la guerra. A Roma infatti iniziò a progettare lo scooter che sarebbe poi diventato il punto cardine dell’azienda.

Anche la Lambretta come la Vespa deve il suo cuore a due ingegneri aeronautici, Pier Luigi Torre, che si occupò della meccanica e rimise in funzione gli stabilimenti d Milano, e Cesare Pallavicino, che maturata esperienza nella Breda e poi nella Caproni si occupò del telaio e del design.

La messa in vendita

Nel 1947 lo scooter è pronto, e battezzato “Lambretta” dall’artista Daniele Oppi viene messo in vendita.

La Lambretta ebbe un successo enorme non solo in Italia ma anche all’estero tanto che durante i 25 anni di produzione venne costruita anche in Cile, Brasile, Argentina, Spagna e India.

Dal seme della Lambretta nacque anche una serie di autocarri denominati inizialmente Lambretta anch’essi, poi il nome fu modificato in Lambro.

Con il boom economico europeo, specialmente a occidente, alla fine degli anni Sessanta la domanda degli scooter vide un brusco calo e la Innocenti dovette lottare per sopravvivere; firmò un contratto per produrre una macchina della British Motor Corporation, che però terminò la produzione nel 1971.

Nel 1972 la catena di montaggio venne comprata dal governo indiano, per continuare a produrre la Lambretta originale per il mercato indiano fino al 1997.

Tratti unici

Come la Vespa, la Lambretta era equipaggiata con un motore a due tempi e usava una miscela di olio e benzina come carburante. Si presentava con 3 o 4 marce e la cilindrata poteva variare dai 39 cm³ ai 198 cm³.

A differenza della Vespa però, la Lambretta non presentava un telaio portante bensì una struttura tubolare portante su cui veniva poi montata la carrozzeria, che risultava “scoperta”, in opposizione alla Vespa.

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